Cronologia di Luigi Sacco
1918, il crittogramma di Conegliano
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Tra i molti successi del reparto crittografico diretto da Luigi Sacco nella I guerra mondiale, viene spesso ricordato (*) il seguente: nel giugno 1918 fu notato che gli austriaci stavano usando un nuovo cifrario che dalle analisi statistiche sembrava un sistema a repertorio (*); in particolare il 20 giugno da una stazione radio austriaca già localizzata sul Col della Guardia sopra Conegliano furono intercettati due messaggi cifrati austriaci che finivano allo stesso modo e cioè con questa sequenza:

4 92073 06583 47295 89255 07325 58347 29264

I messaggi furono inoltrati al reparto crittografico; qui fu notata la ripetizione dei gruppi 073 e 5834729 e nella verosimile ipotesi che in realtà si trattasse di un cifrario a tre cifre; la sequenza fu riscritta in questo modo:

492 073 065 834 729 589 255 073 255 834 729 264

Sacco, che era pur sempre un pioniere della radio, ebbe l'intuizione che si trattasse delle due parole radio station:

492 073 065 834 729 589 255 073 255 834 729 264 R A D I O S T A T I O N

L'intuizione si rivelò giusta e partendo da questo appiglio Sacco e i suoi collaboratori riuscirono nel giro di sei giorni a decrittare un gran numero di messaggi austriaci.

Ma come era stata possibile una simile leggerezza da parte austriaca? Il cifrario era effettivamente un sistema a repertorio, ma evidentemente l'addetto alla cifratura austriaco o per pigrizia o per la fretta non era andato a cercare le cifre di RADIO e di STATION sul repertorio, ma aveva cifrato lettera per lettera, errore particolarmente grave all'inizio e alla fine del messaggio. A riprova che anche i cifrari più robusti possono fallire miseramente per colpa di cifratori non adeguatamente addestrati e istruiti.



Fonti bibliografiche e collegamenti



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L'episodio è ricordato dallo stesso Sacco nel suo Manuale di Crittografia e poi ne La guerra dei codici di D. Kahn e nel più recente Decrypted Secrets ... di F. L. Bauer X
Nel gergo crittografico un sistema a repertorio consiste nel cifrare i messaggi per parola o gruppi di lettere oltre che per singola lettera; le parole più comuni hanno una loro cifra secondo un repertorio o (dizionario) a disposizione del cifratore; le altre parole vanno cifrate lettera per lettera. X