Il 28 settembre 1911 il governo italiano presieduto da Giovanni Giolitti inviava un ultimatum di 24 ore al governo turco in relazione alla situazione della comunità italiana in Libia; l'obiettivo italiano era chiaramente l'occupazione militare e l'annessione della Tripolitania e della Cirenaica (la quarta sponda). Il giorno dopo la guerra ebbe inizio con un primo scontro navale e nel giro di pochi giorni Tobruk e Tripoli caddero in mano italiana.
Il 9 ottobre del 1911 il tenente Luigi Sacco si imbarcava a Napoli e raggiungeva Tripoli il giorno successivo, come comandante della compagnia R.T. a Tripoli. La sua missione era quella di sperimentare l'uso della radiotelegrafia per le comunicazioni militari.
Il 15 dicembre giunse a Tripoli lo stesso Guglielmo Marconi che voleva collaudare i collegamenti con la nuova stazione R.T. di Coltano (vicino Pisa) da lui da poco allestita, cosa che aveva peraltro già fatto a novembre dalle altre colonie italiane: in Eritrea Coltano-Massaua e in Somalia Coltano-Mogadiscio.
Il 16 dicembre Marconi e Sacco sperimentarono al cimitero degli ebrei, alla presenza del gen. Caneva comandante della spedizione in Tripolitania, un collegamento a breve distanza (15-20 km) con strumenti non nuovi; più interessante il secondo esperimento svoltosi nel pomeriggio del 17 dicembre: Marconi e Sacco usarono un semplice filo di 200 m disteso sulla sabbia in direzione di Coltano e riuscirono a ricevere il segnale da quella stazione lontana 1200 km. L'esperimento confermò la possibilità di stabilire in modo semplice comunicazioni radio con l'Italia, e anche quella di intercettare a distanza le trasmissioni radio del nemico; a questo proposito Sacco nella sua relazione scriveva:
Applicazioni militari - La esperimentata ricezione col filo disteso sulla sabbia è molto interessante dal punto di vista delle applicazioni militari della r.t. nei terreni della presente guerra. Una prima diretta applicazione si avrebbe nei servizio di informazione servendosene per l'intercettazione dei r.t.g. del nemico.
annotando poi a piè di pagina:
Naturalmente il nemico può fare lo stesso d'onde la necessità sempre maggiore di cifrare tutte le comunicazioni r.t.
Questa del 1911 è la prima documentazione scritta dell'interesse di Sacco per la crittografia, che sembra presagire la situazione di quattro anni dopo all'entrata dell'Italia nella I guerra mondiale.
Per Sacco quella visita fu comunque l'occasione per un'accurata revisione alla stazioni radio militari destinate a essere impegnate in operazioni belliche, e fu anche l'inizio di una collaborazione con Marconi destinata a durare fino alla morte di quest'ultimo nel 1937.
Sacco rimase in Libia fino al 15 gennaio 1914, organizzando il primo servizio regolare di radiotelegrafia campale militare su larga scala e guadagnandosi la promozione a capitano nel dicembre 1912.