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Un secolo dopo la grande guerra, mezzo secolo dopo la sua morte, il nome di Luigi Sacco continua ad essere ricordato, principalmente come autore del Manuale di Crittografia considerato uno dei migliori trattati di crittografia classica a livello mondiale, soprattutto per la presenza di una vasta sezione dedicata alla crittanalisi, cosa molto rara nella letteratura crittografica.
Ma Luigi Sacco è ricordato anche in ambiente militare, e in particolare dall'arma del Genio nella quale servì dal 1907 al 1943, anno del pensionamento, in particolare come direttore dell'Officina militare RT dal 1919 al 1935. In seguito dall'arma del Genio si è staccata una nuova arma quella delle Trasmissioni, ed è certo questa l'arma nella quale oggi militerebbe.
Non sorprende quindi che proprio un reggimento di quest'arma, il primo, che dal 1 dicembre 1948 ha sede a Milano, abbia preso quest'anno 2022 l'iniziativa di commemorare Luigi Sacco intitolandogli un prestigioso salone nella sua sede, la caserma Santa Barbara in piazzale Perrucchetti a Milano. Promotori dell'iniziativa il Colonnello Valerio Golino comandante del reggimento e il Tenente Nicola Villano.
Il salone è stato inaugurato alle 10 del 14 ottobre 2022, a tagliare il nastro è stato il Generale Salvatore Farina, già Capo di SME, insieme a chi scrive; il Tenente Villano ha quindi illustrato la figura del Generale Luigi Sacco alla presenza del Colonnello Golino, del Generale Claudio Ciaralli autore del libro all'origine di questa intitolazione (in bibliografia), del Generale Farina e del Generale Luciano Forlani.
Nella sala è stata collocata una foto di un giovane Luigi Sacco e, in una teca, una copia anastatica dell'edizione 1947, del suo Manuale di Crittografia.
A seguire la commemorazione del 25° anniversario dell'operazione ALBA in Albania nel 1997 alla quale aveva partecipato con successo il 1° Reggimento Trasmissioni, alla presenza del Generale Lorenzo D'Addario, che di quell'operazione fu uno dei protagonisti.